“Il rap mi ha salvato. Figlio di un detenuto a Regina Coeli ero chiusissimo ma appena ho scoperto il rap ho trovato voce e parola. Mia madre mi ha dato tanto amore ma non un’educazione culturale, e grazie alle rime mi sono confrontato con la lingua, con le parole, con la consapevolezza sociale. Ho vissuto sulla mia pelle il rap come voce di chi non ha voce”.
Oggi su La Repubblica Firenze un’ intervista di Fulvio Paloscia in cui abbiamo parlato del mio libro Educazione rap, che presenterò domani al festival La città dei lettori con Libernauta – Ore 10:00 Villa Bardini.