Durante la mia lezione all’ “Università per Stranieri di Perugia” sono stato intervistato dal TG3 Regionale Umbria.
«Il rap ti avvicina all’utilizzo della parola e per farlo sempre meglio devi ampliare il tuo vocabolario. Questo gioco diventa veramente importante quando vuoi emergere, perché se hai un linguaggio basilare dopo un po’ sarà difficile raccontare, quindi cercherai di inserire sempre più parole per iniziare a fare quello che si chiama “wordplay”: giocare con le parole. In tutto questo ci può essere il dialetto, e ci possono essere più lingue».
Il mio libro Educazione rap continua il suo percorso, e sono felice di partecipare a questa iniziativa di Add editore.
«Uno spazio dedicato agli insegnanti insieme agli autori e alle autrici di add che sono stati ospiti di tante classi, da Torino a Palermo, da Cremona a Pesaro.
5 argomenti e 5 libri. Per ogni libro, due incontri online di 50’ per condividere esperienze di lettura e confrontarsi su come affrontare i temi con gli studenti».
Ringrazio Paolo Di Paolo e Daria Limatola per avermi coinvolto nell’evento “Stati generali della letteratura del sud” che si terrà a Salerno nei prossimi giorni. Venerdì 16 Dicembre alle ore 11:45 incontrerò le classi prime del liceo “Torquato Tasso” per parlare del mio libro Educazione rap, edito da add editore.
La giornata proseguirà con altri due appuntamenti all’auditorium del Convitto Nazionale: Ore 18:00 – “Nuove generazioni, nuovi cittadini” / Ore 19:00 – “Solitudine e cittadinanza – scrittori e scrittrici a confronto” con: Andrej Longo, Davide Morganti, Eugenia Nicolosi, e l’editore Rosario Esposito La Rossa.
«Un giorno sì e l’altro pure» descrive bene la vita intera del professor Gianni Alessio, che è stato il mio insegnante di educazione fisica. Ogni mattina si inventava un modo per tenere i ragazzi di questa periferia lontani dai guai, per dare loro una scintilla capace di portarli fuori da un destino fin troppo ovvio di emarginazione, di delinquenza. In seconda media io persi l’anno per le troppe assenze, non perché mia madre e i miei professori non avessero tentato di evitarlo. E quello che ci provava più di tutti era proprio lui, Gianni. Siccome ero bravo a correre, aveva deciso di farmi fare il mezzofondista. Io avevo deciso di starci: non solo era la prima volta che a scuola andavo bene in qualcosa, ma soprattutto per allenarmi dovevo saltare, qualche volta, le altre lezioni. Gianni è un uomo con una vocazione.»
Penso che se avessi incontrato più professori come Gianni, che credono nel talento di ogni ragazzo, e che delle opportunità per mostrarlo, questo talento, piuttosto se le inventano, forse la mia storia sarebbe stata ancora diversa, migliore. Anche per questo Educazione rap esiste: siccome il rap in certi contesti sociali e familiari può essere una fonte di salvezza, credo moltissimo che sia necessario che anche i docenti lo usino senza pregiudizi come strategia contro la dispersione scolastica, il disagio, le discriminazioni dentro e fuori dalla scuola.
È con questo obiettivo che oggi sono onorato di tenere una masterclass rivolta ai tantissimi insegnanti del “Club dei docenti” promosso da Treccani Scuola nella quale, in dialogo con Thomas Ducato, parlerò del valore educativo del mio progetto, proprio come l’ho descritto nel mio libro edito da add editore.
Il rap ti educa: ti insegna a esprimerti, a difenderti senza ricorrere alla violenza, ti costringe a seguire un ritmo e delle regole che servono solo ad alimentare la tua creatività, la tua personalità; il rap ti aiuta a evadere da luoghi e situazioni che fanno male, ti sostiene se vuoi denunciarle; per alcuni, il rap può perfino diventare un lavoro, e portarti lontano, anche oltreoceano. Racconto di questa speciale educazione rap in un libro che ormai gira ovunque da un anno e non accenna a fermarsi. Per questoadd editore, che ringrazio moltissimo, ha deciso di dedicargli una nuova veste grafica, energica quanto il messaggio che continuo a lanciare: da oggi troverete il mio libro in un bel rosso acceso ad attendervi in tutte le librerie.
A Roma 9 e 10 novembre ci sarà un seminario nazionale sulla dispersione scolastica e la povertà educativa e sarà un occasione per parlare del mio metodo educativo raccontato nel libro Educazione rap.
«La partecipazione di Amir Issaa, rapper scrittore e autore di progetti educativi, sarà uno degli esempi di come accendere la passione per l’educazione e far scattare l’amore per la scuola. Il suo metodo “Educazione rap” nasce proprio dai contesti difficili che fanno parte della sua stessa biografia».
Continua il viaggio nelle scuole per parlare diEducazione rap e per portare la mia testimonianza. Venerdì 27 Maggio incontrerò studenti e studentesse che frequentano l’istituto IPSIA Fermo Corni Modena in occasione della “Giornata delle Culture” e gli racconterò come ho fatto ad arrivare fino a qui partendo dal basso. Ringrazio la professoressa Stefania Tanda per l’invito.
SuRolling Stone Italia si parla di Educazione rap in una lunga intervista con Mattia Barro. L’obiettivo di questo nuovo progetto è portare il rap e la cultura hip hop nelle scuole Italiane attraverso un testo didattico che non venga percepito come un manuale, ma come uno strumento nato per divulgare e far capire il potenziale espressivo e di rivalsa sociale che c’è dietro a questa musica.
In “Educazione rap” Amir ripercorre le tappe esistenziali e sentimentali di questo genere musicale in parallelo alle tappe della sua vita, che lo hanno portato a fare delrapil megafono che gli serviva per chiedere giustizia e uguaglianza. L’autore ci prende per mano e ci porta a Torpignattara passando però da Harlem. Così, tra un Eminem e un Kendrick Lamar, scopriamo anche che Amir è stato, come tanti, letteralmente salvato dall’hip hop.
Educazione rap è disponibile in tutte le librerie edito da Add editore. Questo video di presentazione verrà diffuso nelle scuole per far capire il potenziale didattico del libro, e quello che si potrà realizzare durante gli incontri con gli studenti.