IUS MUSIC / Spotify Playlist

In questi giorni in Italia si è riaperto il dibattito sullo ius scholae, una proposta alternativa allo ius soli che consentirebbe ai figli di genitori immigrati nati in Italia di acquisire la cittadinanza. Come sapete è un tema che mi sta particolarmente a cuore e a cui ho dedicato parte della mia musica e del mio attivismo. Nonostante io sia cittadino italiano fin dalla nascita grazie al fatto che mia madre era italiana, ho sempre pensato che quella della cittadinanza sia una battaglia sacrosanta da portare avanti: non è solamente un problema legislativo, ma anche culturale, perché finché la politica e parte della società non capiranno che essere italiani non è una questione legata alle origini o al colore della pelle, tanti ragazzi e ragazze nati qui da genitori immigrati si sentiranno “stranieri nella loro nazione”. Avrei tante altre cose da dire, ma penso che la musica sia la risposta migliore, perciò ho voluto raccogliere in una playlist tutti i miei brani e le collaborazioni che trattano questo argomento. Trovate la playlist sul mio profilo Spotify e cliccando qui.

TRACKLIST:

1 – Straniero nella mia nazione (2006) prod. Bassi Maestro
2 – Non sono un immigrato (2008) prod. The Ceasars
3 – Caro Presidente (2012) prod. Dat Boi Dee
4 – La mia pelle (2012) prod. G Romano
5 – Ius Music (2014) prod. Bassi Maestro
6 – Sono nato qua (2020) feat. Neves – prod. Steven One
7 – Non respiro (2020) feat. Davide Shorty & David Blank – prod. Davide Shorty

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LE MONDE EST À NOUS – RAP E SECONDE GENERAZIONI / DARE VOCE AI SENZA VOCE – Nuovo articolo su Machina (DeriveApprodi)

La casa editrice DeriveApprodi mi ha chiesto di scrivere un articolo sul rap negli anni ’90 in Italia, e il suo sviluppo legato ai fenomeni migratori e alle seconde generazioni. Il titolo è: “Le monde est à nous. Rap e seconde generazioni – Dare voce ai senza voce”. Sono partito da gruppi storici come i Fuckin’ Camels ‘n effect, che nel 1992 scrissero il brano “Slega la lega”, passando per i Comitato e i Sangue Misto, arrivando al periodo più recente citando Baby Gang e Simba La rue.

I Novanta sono gli anni in cui il rap si è definitivamente imposto, in cui l’hip hop è diventato vera e propria cultura. L’espansione su larga scala del genere, in Italia, è strettamente intrecciata coi fenomeni migratori. Prima dell’emigrazione dal Sud al Nord – «e la mia posizione è di straniero nella mia nazione» cantavano i Sangue Misto – ora come strumento delle cosiddette «seconde generazioni» per fare sentire la propria voce.

Per leggerlo clicca qui.

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AMIR ISSAA @ MELBOURNE / 12 APRILE – How Afroitalians are changing Italian music

Domani sarò virtualmente in Australia per parlare del mio lavoro all’interno di questo evento organizzato da Co.As.It Melbourne e ringrazio Margherita Angelucci per il coinvolgimento. Discuteremo del cambiamento che sta avvenendo in Italia a livello culturale grazie al contributo degli artisti di Seconda generazione e per farlo ho selezionato alcuni articoli e i testi delle mie canzoni più significative che ci aiuteranno a capire come spesso ci si può sentire “Stranieri nella propria nazione”.

Diretta zoom – ore 10:30/12:00 (Italia) – 18:30/20:00 (Australia)

Per informazioni contatta: paolo@coasit.com.au

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“EDUCAZIONE RAP” A BOLOGNA / 24 MARZO (18:30) – N WORD – Istituto Parri

Bologna è una città speciale che ha sempre alimentato lo sviluppo di sottoculture come l’hip hop e in questo senso il suo valore storico è innegabile. Qui sono nati gruppi fondamentali come i “Sangue Misto”, ed è qui che ho iniziato a muovere i primi passi nella scena frequentando già in età adolescenziale centri sociali leggendari come il “Livello 57”. Erano gli anni in cui con lo zaino in spalla prendevo il treno dalla stazione Termini per partecipare alle jam con i miei amici del “Rome Zoo”, e posso dire con orgoglio di avere vissuto sulla mia pelle un momento magico e irripetibile. Per questo sono davvero contento di essere stato invitato il 24 Marzo proprio a Bologna all’interno della rassegna “N – Word” nel prestigioso Istituto Parri per presentare il mio libro Educazione rap e parlare anche di quei tempi, di com’era allora e di cosa è cambiato oggi, a livello musicale e nel mio modo di usare il rap come strumento. Sarò affiancato dal bravissimo Carlo Babando docente e autore di “Blackness” per discutere insieme del potenziale a livello educativo di questa musica. Ringrazio Roberto Lanzarini per la collaborazione. Sarà possibile acquistare il libro e ci sarà a seguire un firmacopie.

Per partecipare è necessario prenotarsi contattando la Segreteria del Parri (0513397220), oppure Roberto Lanzarini (3333705582) o scrivendo un email a: roberto.lanzarini@istitutoparri.it

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EDUCAZIONE RAP @ ROLLING STONE MAGAZINE / INTERVISTA

Su Rolling Stone Italia si parla di Educazione rap in una lunga intervista con Mattia Barro. L’obiettivo di questo nuovo progetto è portare il rap e la cultura hip hop nelle scuole Italiane attraverso un testo didattico che non venga percepito come un manuale, ma come uno strumento nato per divulgare e far capire il potenziale espressivo e di rivalsa sociale che c’è dietro a questa musica.

Per leggere l’intervista clicca QUI

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EDUCAZIONE RAP @ RADIO 24 – I FIGLI DI ENEA / INTERVISTA

“Noi facevamo canzoni che affrontavano direttamente dei temi politici. Oggi trap e rap sono leggeri, orecchiabili, ma arrivano a tutti e ogni tanto ci infilano un messaggio politico importante che fa riflettere. Mi pare un modo più intelligente. Bisogna uscire dalla nicchia”. Amir Issaa, italiano con babbo egiziano, cantante, scrittore, è in libreria con il suo nuovo libro Educazione Rap (Add Editore) dove parla di rime, canzoni e anche letteratura. “Ho scoperto Pasolini e lo sento molto vicino” dice il rapper che è cresciuto a Roma.

Nuova intervista su Radio 24 con Valentina Furlanetto in cui abbiamo affrontato tanti argomenti di cui ho parlato nel libro: Musica, didattica, cittadinanza, razzismo, seconde generazioni, e il mio rapporto con la scena italiana.

Per ascoltare l’intervista clicca QUI

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MOOKIE INTERVISTA AMIR ISSAA / (Da Flaminio alle università americane)

Nuova intervista appena uscita per “Mookie news letter”, un bel progetto di Fabio Germani che si occupa di Stati Uniti e musica rap. Abbiamo parlato di tanti argomenti tra cui il mio rapporto con la scena italiana, il legame con Torpignattara, che è il quartiere dove vivo e in cui sono cresciuto, il libro Educazione rap in uscita a Maggio con add editore, e gli ho raccontato cosa faccio quando lavoro nelle università americane.

Per leggere l’intervista clicca qui.

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RAP, EDUCAZIONE, MULTICULTURALISMO @ BOULDER UNIVERSITY – LUNEDI’ 8 MARZO

Lunedì 8 Marzo tornerò a trovare gli studenti di University of colorado boulder per un workshop in cui lavoreremo con i testi delle canzoni e il mio libro “Vivo per questo“. Tutto si svolgerà a distanza tramite zoom e ringrazio la professoressa Michela Ardizzoni per avermi coinvolto.

Per informazioni sui miei laboratori didattici scrivi una mail a: flavio@propapromoz.com

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