Spesso mi chiedono come funziona il mio format di edutainment e cosa accade durante le lezioni. Consigli pratici di scrittura, cenni di storia dell’hip hop, dibattiti sui concetti di identità e discriminazione: tutto questo, e tanto altro, è Educazione Rap. Questo lavoro è il frutto di una carriera ventennale, e dopo tanti anni di esperienza vissuta all’interno della scena, oggi voglio trasmettere tutta la conoscenza di questo genere musicale che mi ha aiutato a raccontare chi sono.
Per informazioni scrivi a: flavio @propapromoz.com
Venerdì 10 Giugno sarò a Firenze ospite del festival La città dei lettori a Villa Nardini. Avrò la possibilità di incontrare i partecipanti del concorso ideato da Libernauta e parlerò del mio libro Educazione rap.
Torino è una città che ultimamente sto frequentando molto e Mercoledì 1 giugno alle ore 17 parleremo di Educazione rap allaFondazione Giorgio Amendola. Sarà un’occasione dedicata al libro, ai temi dell’immigrazione e alla musica.
«L’evento coinvolgerà i giovani del quartiere Barriera di Milano su tematiche di attualità usando la musica come veicolo di racconto; Amir Issaa è un rapper e writer e i suoi testi raccontano l’attualità, il razzismo e le seconde generazioni. Ha collaborato con diverse organizzazioni (UNAR, Save the Children, Comunità di S.Egidio e molte altre) e ha ideato laboratori di musica e rime nelle scuole in Italia e all’estero. L’idea di portare sulle scene “Educazione Rap” nasce per volontà della Fondazione Amendola dal progetto “Barriera da scoprire” iniziativa finanziata tramite il contributo della Camera di commercio di Torino. “Barriera da scoprire”, si prefigge di creare incontri a cadenza settimanale con attività di lettura ad alta voce e performance musicali coinvolgendo i Bar del quartiere. L’obiettivo è quello di riunire attraverso la voce con al centro del discorso il libro tutto questo per dare vita a una grande iniziativa collettiva, con l’ambizione di trasformarla, a poco a poco, in una diffusa e virtuosa abitudine. Un progetto che mira anche nel costruire una solida partnership con i commercianti del quartiere, in particolare con Bar e librerie, cercando di coinvolgerli in attività culturali e innovative. In un territorio difficile come Barriera di Milano il progetto permetterà di migliorare l’immagine del quartiere tra i residenti, di rafforzare il tessuto associativo e commerciale e di superare stereotipi che contribuiscono a tenere lontane le persone dalla zona.In collaborazione con gli Original Artisti un collettivo artistico di Torino, la giornata continuerà con una jam session con alcuni rapper torinesi che si sfideranno a ritmo di freestyle».
Da tanto tempo Matias Mesquita cerca di portarmi nella sua città e finalmente ce l’abbiamo fatta. Mercoledì 11 maggio alle 15:30 saremo al Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria “Paolo Graziosi”per una presentazione del mio libro Educazione rap e invito tutti gli appassionati di rap e cultura hip hop a partecipare all’incontro. L’appello è rivolto anche a docenti, genitori o a chi vuole conoscere gli aspetti educativi e didattici di questa musica.
Sono felice di annunciare la mia partecipazione all’ International Journalism FestivalVenerdì 8 Aprile a Perugia. Sarò in compagnia di Djarah Kan e Sabika Shah Povia per raccontare il nostro punto di vista sull’Italia di oggi in una conversazione con la giornalista Francesca Caferri. Ringrazio tutto lo staff del festival e Francesca, per avermi coinvolto in un evento così importante in cui potrò valorizzare al meglio il mio percorso artistico e professionale.
Bologna è una città speciale che ha sempre alimentato lo sviluppo di sottoculture come l’hip hop e in questo senso il suo valore storico è innegabile. Qui sono nati gruppi fondamentali come i “Sangue Misto”, ed è qui che ho iniziato a muovere i primi passi nella scena frequentando già in età adolescenziale centri sociali leggendari come il “Livello 57”. Erano gli anni in cui con lo zaino in spalla prendevo il treno dalla stazione Termini per partecipare alle jam con i miei amici del “Rome Zoo”, e posso dire con orgoglio di avere vissuto sulla mia pelle un momento magico e irripetibile. Per questo sono davvero contento di essere stato invitato il 24 Marzo proprio a Bologna all’interno della rassegna “N – Word” nel prestigioso Istituto Parriper presentare il mio libro “Educazione rap“ e parlare anche di quei tempi, di com’era allora e di cosa è cambiato oggi, a livello musicale e nel mio modo di usare il rap come strumento. Sarò affiancato dal bravissimo Carlo Babando docente e autore di “Blackness” per discutere insieme del potenziale a livello educativo di questa musica. Ringrazio Roberto Lanzarini per la collaborazione. Sarà possibile acquistare il libro e ci sarà a seguire un firmacopie.
Per partecipare è necessario prenotarsi contattando la Segreteria del Parri (0513397220), oppure Roberto Lanzarini (3333705582) o scrivendo un email a: roberto.lanzarini@istitutoparri.it
Oggi alle ore 10:00 incontrerò online gli studenti dell’Istituto Penale Minorile di Treviso. Sarà il primo di una serie di appuntamenti organizzati dal Salone Internazionale del Libro che mi ha coinvolto nel progetto “Adotta uno scrittore”. Gli parlerò del libro Educazione rap e gli racconterò come ho fatto ad uscire dal disagio grazie al rap e alla scrittura.
Sarò tra gli ospiti del festival Internazionale Kids per presentare il mio libro Educazione rap. L’appuntamento è sabato 18 settembre a Reggio Emilia!! Tutte le info dettagliate su:internazionale.it/kidsfestival.
Questa sera alle 21:30 sarò intervistato in diretta dal miticoMatteo Saudino BarbaSophiaper parlare di “Educazione rap”. Lo conosco di fama da un po’ di tempo perché mio figlio guardava i suoi video didattici per studiare filosofia.
In “Educazione rap” Amir ripercorre le tappe esistenziali e sentimentali di questo genere musicale in parallelo alle tappe della sua vita, che lo hanno portato a fare delrapil megafono che gli serviva per chiedere giustizia e uguaglianza. L’autore ci prende per mano e ci porta a Torpignattara passando però da Harlem. Così, tra un Eminem e un Kendrick Lamar, scopriamo anche che Amir è stato, come tanti, letteralmente salvato dall’hip hop.