TRECCANI SCUOLA / IL CLUB DEI DOCENTI – 17 Novembre – Educazione rap

«Un giorno sì e l’altro pure» descrive bene la vita intera del professor Gianni Alessio, che è stato il mio insegnante di educazione fisica. Ogni mattina si inventava un modo per tenere i ragazzi di questa periferia lontani dai guai, per dare loro una scintilla capace di portarli fuori da un destino fin troppo ovvio di emarginazione, di delinquenza. In seconda media io persi l’anno per le troppe assenze, non perché mia madre e i miei professori non avessero tentato di evitarlo. E quello che ci provava più di tutti era proprio lui, Gianni. Siccome ero bravo a correre, aveva deciso di farmi fare il mezzofondista. Io avevo deciso di starci: non solo era la prima volta che a scuola andavo bene in qualcosa, ma soprattutto per allenarmi dovevo saltare, qualche volta, le altre lezioni. Gianni è un uomo con una vocazione.»

Penso che se avessi incontrato più professori come Gianni, che credono nel talento di ogni ragazzo, e che delle opportunità per mostrarlo, questo talento, piuttosto se le inventano, forse la mia storia sarebbe stata ancora diversa, migliore. Anche per questo Educazione rap esiste: siccome il rap in certi contesti sociali e familiari può essere una fonte di salvezza, credo moltissimo che sia necessario che anche i docenti lo usino senza pregiudizi come strategia contro la dispersione scolastica, il disagio, le discriminazioni dentro e fuori dalla scuola.

È con questo obiettivo che oggi sono onorato di tenere una masterclass rivolta ai tantissimi insegnanti del “Club dei docenti” promosso da Treccani Scuola nella quale, in dialogo con Thomas Ducato, parlerò del valore educativo del mio progetto, proprio come l’ho descritto nel mio libro edito da add editore.

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