Su Il Manifesto è uscita una nuova intervista di Adil Mauro sul mio lavoro didattico con la cultura hip hop.
« Il rap nel mio caso è stato uno strumento di riscatto sociale perché vengo da una situazione familiare difficile. Per me è stato uno strumento pedagogico e terapeutico, mi ha aiutato a tirare fuori delle cose che non riuscivo a esprimere. Ci sono dei miei brani come 5 del mattino dove parlo della detenzione di mio padre o Inossidabile che rappresentano dei veri e propri storytelling in cui per la prima volta ho affrontato certe tematiche. Portare il rap in posti come gli hotspot per migranti o nei penitenziari minorili o per adulti ha questa funzione, cioè mostrare come la musica e il rap in particolare possono essere arteterapia. Questi sono i valori della cultura hip hop: trasformare la negatività in qualcosa di buono. Il rap mi ha salvato e oggi cerco di portarlo agli altri. Le persone che mi ascoltano se ne accorgono ed entrano in sintonia con la mia storia personale. »