Conosco Matemùda molto tempo, ed è stato uno dei primi luoghi a Roma dove ho iniziato ad incontrare ragazzi e ragazze per parlare del potenziale educativo e di riscatto della musica rap. Dopo tanti anni sono felice di tornarci per degli incontri insieme a MisterT, in cui cercherò di trasmettere ai partecipanti tutta la mia esperienza.
«Come nasce un brano rap? Dove trovo le parole? Cosa c’è del mio percorso in quello che scrivo? Nei giorni 𝟭𝟮, 𝟭𝟯 𝗲 𝟭𝟵 𝗱𝗶𝗰𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲, 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟱.𝟯𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟵 parleremo di stile, di temi, di melodia. Di arte».
Per partecipare manda una mail a: matemu@cies.it – Progetto finanziato dalla fondazione Alta Mane.
Sono felice di annunciare l’uscita di “Rime Amore Poesia”, il mio nuovo libro, scritto insieme a Giulia Ananìa, che presenterò con lei domani a Più libri più liberi. Solitamente le traduzioni letterarie avvengono da una lingua all’altra, nel nostro caso, invece, si tratta di una traduzione “da italiano a italiano”, come diciamo sorridendo io e Giulia. Cosa cambia, quindi? Cambia il fatto che, per la prima volta, un libro contenga la traduzione da un linguaggio ad un altro, ovvero dal rap alla poesia. Giulia ha saputo trasformare le mie barre in versi e il risultato è veramente qualcosa di nuovo e inedito, che di certo non avete mai visto. Personalmente, ho avuto la fortuna di lavorare con una persona che grazie alla sua grande sensibilità ha saputo reinterpretare i testi delle mie canzoni in chiave poetica mantenendo intatto il loro valore emotivo, sapendo perfino valorizzarli come nessun altro avrebbe potuto fare. Non vedo davvero l’ora che possiate leggerlo anche voi. All’interno ci sono pagine a fronte in cui il rap (su pagine bianche) e la poesia (su pagine grigie) si specchiano e dialogano: ringrazio Cristiano Armati della casa editrice Red Star Press – Hellnation Libriper aver saputo confezionare al meglio questo nostro progetto.
Un ringraziamento speciale anche a Beatrice Cristalli per aver scritto la postfazione e a Gaia Roncarelliper l’editing dei miei testi.
Dal 23 gennaio sarà in tutte le librerie, e sul sito della casa editrice è già disponibile in pre-order
Martedì 6 Dicembre alle ore 21:00 al CUBO Condividere Cultura(Bologna), sarò tra gli ospiti di “Blackness”, un evento organizzato da Carlo Babandoin cui faremo un ragionamento sul legame che c’è tra il rap e la musica soul. In collaborazione con SEMM music store & more / ingresso libero con prenotazione obbligatoria.
“Si parte dal rap per allargare il campo a ciò che oggi rientra nella dimensione della black culture, analizzando le connessioni tra i linguaggi musicali – soul, r&b, jazz, disco, funk – e lo scenario culturale di appartenenza e di come la musica afroamericana ha creato un vocabolario nuovo anche per le “seconde generazioni”. Ma ha davvero senso chiamarle così? Con Amir Issaa, artista e docente esperto nel rapporto tra la cultura hip hop e il contesto sociale italiano.Ascolteremo, direttamente dai 45 giri, Marvin Gaye, James Brown, Public Enemy, Run DMC e album contemporanei come quelli di Kendrick Lamar, che stanno segnando indelebilmente la nostra epoca”.
Lunedi 5 dicembre sarò in Veneto per incontrare gli studenti e le studentesse dell’IstitutoENAIP Padova che hanno letto il libro Educazione rap La giornata inizierà alle ore 10:00 con un dibattito e alle 12:00 proveremo a scrivere insieme dei brani.
Lunedì 28 Novembre alle 18:30 avrò una conversazione online con una classe diTemple University Rome. Ringrazio la professoressa Kimberly A. Goyette per l’invito. Sarà un’occasione per raccontare a studenti e studentesse come è stato crescere a Roma negli anni ’90 nel quartiere di Torpignattara e come grazie alla passione per il rap e la cultura hip hop io sia riuscito a trovare il mio riscatto. Qui in foto ero nella loro sede a Philadelphia dove sono stato nel 2018.
«Un giorno sì e l’altro pure» descrive bene la vita intera del professor Gianni Alessio, che è stato il mio insegnante di educazione fisica. Ogni mattina si inventava un modo per tenere i ragazzi di questa periferia lontani dai guai, per dare loro una scintilla capace di portarli fuori da un destino fin troppo ovvio di emarginazione, di delinquenza. In seconda media io persi l’anno per le troppe assenze, non perché mia madre e i miei professori non avessero tentato di evitarlo. E quello che ci provava più di tutti era proprio lui, Gianni. Siccome ero bravo a correre, aveva deciso di farmi fare il mezzofondista. Io avevo deciso di starci: non solo era la prima volta che a scuola andavo bene in qualcosa, ma soprattutto per allenarmi dovevo saltare, qualche volta, le altre lezioni. Gianni è un uomo con una vocazione.»
Penso che se avessi incontrato più professori come Gianni, che credono nel talento di ogni ragazzo, e che delle opportunità per mostrarlo, questo talento, piuttosto se le inventano, forse la mia storia sarebbe stata ancora diversa, migliore. Anche per questo Educazione rap esiste: siccome il rap in certi contesti sociali e familiari può essere una fonte di salvezza, credo moltissimo che sia necessario che anche i docenti lo usino senza pregiudizi come strategia contro la dispersione scolastica, il disagio, le discriminazioni dentro e fuori dalla scuola.
È con questo obiettivo che oggi sono onorato di tenere una masterclass rivolta ai tantissimi insegnanti del “Club dei docenti” promosso da Treccani Scuola nella quale, in dialogo con Thomas Ducato, parlerò del valore educativo del mio progetto, proprio come l’ho descritto nel mio libro edito da add editore.
Il rap ti educa: ti insegna a esprimerti, a difenderti senza ricorrere alla violenza, ti costringe a seguire un ritmo e delle regole che servono solo ad alimentare la tua creatività, la tua personalità; il rap ti aiuta a evadere da luoghi e situazioni che fanno male, ti sostiene se vuoi denunciarle; per alcuni, il rap può perfino diventare un lavoro, e portarti lontano, anche oltreoceano. Racconto di questa speciale educazione rap in un libro che ormai gira ovunque da un anno e non accenna a fermarsi. Per questoadd editore, che ringrazio moltissimo, ha deciso di dedicargli una nuova veste grafica, energica quanto il messaggio che continuo a lanciare: da oggi troverete il mio libro in un bel rosso acceso ad attendervi in tutte le librerie.
A Roma 9 e 10 novembre ci sarà un seminario nazionale sulla dispersione scolastica e la povertà educativa e sarà un occasione per parlare del mio metodo educativo raccontato nel libro Educazione rap.
«La partecipazione di Amir Issaa, rapper scrittore e autore di progetti educativi, sarà uno degli esempi di come accendere la passione per l’educazione e far scattare l’amore per la scuola. Il suo metodo “Educazione rap” nasce proprio dai contesti difficili che fanno parte della sua stessa biografia».
Venerdì 25 novembre dalle 16:30 alle 17:45 sarò tra i professionisti coinvolti da Paolo Petrocelli nel corso “Diplomazia culturale e cooperazione internazionale” in collaborazione con ISPI.
«La diplomazia culturale rappresenta una delle forme più evolute ed articolate di soft power: attraverso la condivisione e lo scambio di idee, valori, linguaggi e pratiche artistiche, viene favorita la promozione del dialogo, del rispetto per le diversità e la comprensione reciproca tra popoli e nazioni, a sostegno di un’azione più ampia di cooperazione politica ed economica a livello internazionale».
«Previsto un focus sulle strategie di sviluppo e gestione di specifici progetti e l’approfondimento di case studies e best practices nazionali e internazionali, con l’intervento di manager, operatori culturali, musicisti ed artisti».